AFRICA – Accompagnare la trasformazione strutturale delle economie africane attraverso azioni di adattamento ai cambiamenti climatici per garantire una gestione sostenibile delle risorse esistenti, evitando che la pressione demografica generi un aumento esponenziale della povertà: questa è la sfida che dovrà affrontare l’Africa che, a fronte di un misero contributo del 4% alle emissioni inquinanti globali, paga a caro prezzo i danni diretti causati dagli eventi naturali estremi, in continuo aumento nella fascia tropicale ed equatoriale. La questione, oggetto del focus del numero di novembre di Africa e Affari, sarà esaminata domani pomeriggio giovedì 26 novembre, a partire dalle ore 15, in occasione di una web-conference organizzata dall’unico mensile italiano dedicato all’informazione economica e politica del continente, con la collaborazione del Global Green Growth Institute (GGGI) e della Cooperation Development Expo (CODEWAY).
Un tema di rilievo, che riunirà alcuni protagonisti di quell’impegno necessario all’Africa sulla via della resilienza climatica. “Abbiamo lavorato sulla resilienza per far fronte ai cambiamenti climatici ma anche sulla resilienza per far fronte agli shock economici, a meccanismi più estesi di sicurezza sociale e protezione sociale. Fattori che nei paesi in via di sviluppo possono essere fondamentali”, confida Samuel Freije-Rodriguez, Lead Economist presso la Banca Mondiale, che illustrerà durante l’incontro di giovedì il concetto della “tempesta perfetta delle tre C: Covid, Clima, Conflitti”, mentre Daniel Ogbonnaya, Country Representative Rwanda del GGGI, spiegherà il contributo della cooperazione per affrontare le sfide che l’Africa si trova di fronte.
In linea con le aree di indirizzo strategico per una crescita sostenibile dal punto di vista climatico individuate a settembre dalla Banca Mondiale nel suo rapporto “Next Generation Africa Climate Business Plan: Ramping Up Development-Centered Climate Action”, Patrick Karera del Ministero dell’Ambiente del Rwanda esporrà l’esempio di Kigali in quanto città resiliente, e Giulia Giuffrè di Irritec, tra i leader mondiali nell’ambito della smart irrigation, parlerà di sicurezza idrica ed economia rurale resiliente.
La conferenza di domani vedrà anche la partecipazione di Guido Zolezzi, dell’Università di Trento, che tratterà del ruolo delle università e della ricerca, e infine di Piero Sunzini, dell’Ong TAMAT, per parlare dell’impatto dei cambiamenti climatici sui comportamenti umani.
L’incontro sarà gratuito e potrà essere seguito sia in italiano che in inglese. Per iscriversi, scrivere a eventi@internationalia.org