GHANA – La sussidiaria locale del gruppo energetico Eni ha reso noto di aver completato con la distribuzione di 600 stufe migliorate alimentate a legna nelle comunità costiere del distretto di Ellembelle nella regione Occidentale, la prima fase del progetto pilota “Rural Clean Cooking”.
Sviluppato assieme alla Banca Mondiale e la Ghana Alliance for Clean Cookstove (GHACCO) per ridurre l’esposizione ai fumi tossici della legna e lo sfruttamento delle foreste, l’iniziativa coinvolge le comunità di Sanzule, Krisan, Eikwe, Bakanta, Atuabo, Anokyi, Asemda, Ngalekpoley, Ngalekyi e Baku, tutte situate all’interno della zona di influenza dell’impianto di ricezione del gas di Offshore Cape Three Points (OCTP).
Secondo quel che viene reso noto, le stufe sono state realizzate localmente da produttori ghanesi, e sono state testate dall’Institute of Industrial Research (IIR) del Council for Industrial and Scientific Research (CISR). Il coinvolgimento del CISR ha assicurato che la scelta della tecnologia sia coerente agli standard nazionali e dell’International Standards Organization.
Il progetto pilota Rural Clean Cooking rientra in un piano di sviluppo locale più ampio, dal budget di oltre 9 milioni di dollari, sviluppato da Eni Ghana con i partner del progetto OCTP, GNPC e Vitol, per promuovere una crescita economica inclusiva e il benessere delle persone che vivono nelle zone di operazione di OCTP.
Eni è operatore nel progetto integrato OCTP (Eni 44,44%, Vitol 35,56%, GNPC 20%) che produce olio e gas non associato nei giacimenti di Sankofa e Gye-Nyame.