KENYA – Si propone di diventare un centro di riferimento regionale per la formazione tecnica e professionale specializzata la Micro Grid Academy promossa da Res4Africa presso l’Istituto di studi e ricerca sull’energia di Kenya Power Lighting Company (KPLC) a Nairobi.
Presentata ufficialmente ieri alla presenza dell’ambasciatore d’Italia in Kenya, Mauro Massoni, l’iniziativa è stata sviluppata dai soci di Res4Africa con l’obiettivo di formare localmente tecnici esperti nella progettazione, la gestione e la manutenzione di piccole reti ibride alimentate da fonti rinnovabili.
Il progetto è frutto di un accordo siglato lo scorso maggio tra Res4Africa e KPLC a margine del G7 sull’energia svoltosi a Roma ed è entrato ora nella sua fase operativa: i primi 60 studenti hanno infatti seguito corsi teorici e pratici, oltre a diverse visite a progetti di mini-grid già realizzate, grazie anche al sostegno della onlus Tecnologie Solidali che ha favorito la partecipazione di corsisti da tutto il Kenya, dai vicini Rwanda, Tanzania e Uganda ma anche dall’Italia e dagli Stati Uniti.
L’iniziativa prevede ora la realizzazione di una mini-rete ibrida da 30 o 40 kW, inclusa l’installazione sui tetti delle strutture dell’Istituto di pannelli fotovoltaici per una capacità di generazione da 20 kW, e successivamente la connessione alla rete elettrica nazionale.
A contribuire alla realizzazione della Micro Grid Academy sono stati diversi associati a Res4Africa, che oggi e domani promuove proprio a Nairobi una conferenza sullo stato delle rinnovabili in Kenya.
In particolare, lo studio tecnico BFP di Bari svilupperà in collaborazione con la padovana SAET la progettazione dell’intero sistema; la catanese 3Sun fornirà i pannelli fotovoltaici che saranno montati sui tetti dell’istituto grazie alle strutture offerte dalla società Enertronica di Frosinone, mentre la lombarda Friem fornirà gli inverter per l’intero sistema. Sostegno legale e amministrativo sono invece garantiti dallo studio Bonelli Erede, mentre la Fondazione Enel contribuisce con un supporto economico alla realizzazione dell’intero impianto e alla parte formativa.
“E’ un sistema pensato proprio per gli studenti – ha detto il professore dell’Università Sapienza di Roma, Andrea Micangeli – dove loro possono montare e smontare l’impianto ogni giorno in modo da reinstallarlo ogni volta di nuovo e fare così veramente una formazione pratica”.
L’obiettivo è riuscire a formare nel primo anno di attività della neonata Micro Grid Academy tra 300 e 400 nuovi tecnici che lavoreranno per istituzioni e compagnie locali, piccole e medie imprese ma soprattutto anche per progetti comunitari di cooperazione allo sviluppo. [MV]