AFR NORD – (dal nostro inviato a Tunisi) Sostenere le organizzazioni imprenditoriali e la creazione di reti d’affari nella regione del vicinato meridionale nella regione euro-mediterranea con l’obiettivo di stimolare il settore privato, promuovere il commercio e gli investimenti nell’area: è questa l’ambizione del progetto EBSOMed presentato ufficialmente oggi a Tunisi dall’Unione delle Confindustrie del Mediterraneo (Businessmed).
“La crescita economica – ha detto la presidente della Confederazione generale delle imprese algerine (CGEA) e di Businessmed, Saida Neghza – è strategica per contrastare l’immigrazione irregolare”.
A sua volta, il presidente dell’Unione tunisina dell’industria, del commercio e dell’artigianato (UTICA) Samil Majoul ha sottolineato come dalla crescita economica derivino anche attese sociali da parte della popolazione: “Vogliamo investimenti, non aiuti a pioggia e tra le due sponde esistono tante esperienze e competenze da poter condividere: la nostra ambizione è che il Mediterraneo possa diventare finalmente un’oasi di pace e che grazie al dialogo e allo sviluppo economico e sociale si possa vivere ciascuno nel proprio Paese senza dover essere costretti a emigrare”.
Al seminario di presentazione del progetto è inoltre intervenuto per la prima volta in qualità di primo vice-presidente di Businessmed Giovanni Lettieri, nominato a questo incarico pochi giorni fa su proposta di Confindustria, che ha ricordato come nonostante le difficoltà e le crisi degli ultimi anni la regione del Mediterraneo continui a essere un centro globale e un ponte tra Europa e Africa attraverso il quale passa il 20% di tutti i traffici commerciali mondiali.
“L’iniziativa di oggi è un’occasione importante per discutere dell’integrazione sociale ed economica nella regione del Mediterraneo, che ha anche un grande potenziale inesplorato per la cooperazione e gli affari – ha aggiunto ancora Lettieri – La crescita economica nel Mediterraneo è stata pari al 5,6% nel 2017 con un rendimento migliore per quei Paesi che hanno aumentato gli sforzi per diversificare le loro economie. Tuttavia, questa crescita è ancora una fonte di disparità: il surplus commerciale dell’Unione Europea con i Paesi della sponda meridionale continua a crescere di anno in anno avendo raggiunto un valore pari a 54,9 miliardi di euro nel 2016 ed evidenziando chiaramente che c’è ancora molto da fare in termini di integrazione sociale ed economica”.
Il progetto EBSOMed, finanziato con uno stanziamento di 6,25 milioni di euro dalla Commissione europea e con una durata prevista di quattro anni, si propone quindi in particolare di promuovere le capacità e la formazione delle associazioni imprenditoriali con sede nei Paesi della sponda meridionale del Mediterraneo allo scopo di favorire una maggiore partecipazione delle imprese ai programmi multilaterali e bilaterali di sostegno imprenditoriali creando una vera e propria rete tra esse. [MV]