AFRICA – Roma, 23 lug. – Inoltre il Raff ha reso omaggio al regista burkinabe’ di fama internazionale Idrissa Ouedraogo, deceduto lo scorso febbraio, vincitore dell’Orso d’Argento di Berlino nel 1993 con il suo “Samba Traore'”. Il documentario della regista americana Iaraa Lee, “Burkinabe’ Rising”, racconta invece della rivolta popolare che ad ottobre 2014 ha estromesso il presidente Blaise Compaore’, al potere da 27 anni, e della forza della figura di Thomas Sankara. E ancora film da Algeria, Marocco, Egitto e Senegal.
Molto presente il tema delle migrazioni dall’Africa verso l’Europa, ma anche storie di chi fa il viaggio da Nord a Sud, riscoprendo nel paese di origine le proprie radici per conoscersi meglio, come in “Wallay” di Berni Goldblat, co-produzione tra Burkina Faso, Francia e Qatar. Un tema di attualità, quello delle radici e dell’integrazione, affrontato nelle opere dei giovani registi di origine africana residenti in Italia e dalle Seconde Generazioni.
Nel contesto del Raff hanno fatto conoscere tutto il loro talento e la loro creatività, oltre a far riflettere sull’urgenza in Italia di ricucire strappi sociali dannosi a tutti. Il Festival è un progetto di Internationalia, Itale20, Le Reseau, Nina International ed e’ promosso da Eni; gode del patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, della Regione Lazio e del Comune di Roma – Assessorato alla Crescita Culturale; Rai e Agi – Agenzia Italia sono i media partner. La kermesse ha inoltre il sostegno di Brussels Airlines e aderisce al circuito festival Spazio Indie della Cna. [AGI / InfoAfrica]