AFRICA – Su questa volatilità del turismo come risorsa economica – evidente negli ultimi anni in tutti quei Paesi attraversati da crisi come la Tunisia e l’Egitto – si sofferma ancora con Oltremare Alfredo Luis Somoza, presidente dell’Istituto cooperazione economica internazionale (Icei) di Milano, tra i primi ad interessarsi di turismo responsabile tanto da essere stato tra i fondatori e primo presidente dell’Associazione italiana turismo responsabile (Aitr): “Nei nostri progetti condotti in collaborazione anche con l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo partiamo dall’assunto che il turismo è una risorsa molto volatile e per questo motivo non conduciamo mai progetti di sostituzione ma progetti complementari. È evidente allo stesso tempo come il turismo sia una risorsa ridistributiva, in grado cioè di ridistribuire all’interno di una comunità una serie di vantaggi economici ma anche elementi di miglioramento infrastrutturali: realizzare servizi per i turisti come la raccolta dei rifiuti o la costruzione di un acquedotto diventa infatti una ricchezza che resta poi a disposizione del territorio”.
Volatilità e ricchezza ‘ridistribuita’ sono dunque elementi che contraddistinguono in genere il turismo, in particolare quello dell’Africa, anche al netto degli interessi delle grandi catene alberghiere, delle grandi società di servizi e delle stesse compagnie aeree che stanno assistendo a una crescita della domanda di voli per le destinazioni africane (con alcuni scali che hanno fatto segnare aumenti a tripla cifra).
E in Africa, poi, è cambiato rispetto ad alcuni anni fa anche il modo di fare turismo sulla base di diversi fattori: oltre agli equilibri socio-politici che, come si è detto, influenzano la scelta delle destinazioni, è aumentato l’impatto della nuova era digitale sull’approccio al ‘prodotto’, sulla modalità di fruizione, sul tipo di consulenza richiesto, ed è aumentata anche l’attenzione alle tematiche di sostenibilità e alla ricerca di esperienze autentiche ed emozionanti. “In un mondo sempre più omologato e urbanizzato per effetto della globalizzazione, dove spesso siamo travolti dai ritmi vorticosi che caratterizzano l’era digitale – sottolinea Maurizio Levi, fondatore de ‘I viaggi di Maurizio Levi’, tour operator esperto di deserti e specializzato in viaggi con un contenuto culturale ampio – sta crescendo il desiderio di ridare valore al nostro tempo e di vivere esperienze autentiche di conoscenza delle diversità culturali e di contatto con la natura, da riscoprire a passo d’uomo”.