ALGERIA – Le importazioni di gas naturale dall’Algeria verso l’Italia sono calate del 13,5% nel primo semestre del 2018 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
A segnalarlo è l’Ufficio di Algeri dell’Agenzia ICE riportando i dati contenuti nel bilancio finanziario della compagnia ENI, da cui emerge che i volumi di gas naturale esportati sono ammontati a 6,48 miliardi di metri cubi nel primo semestre di quest’anno rispetto ai 7,49 miliardi di metri cubi nello stesso periodo del 2017, con un calo di 1,01 miliardi di m3.
Nonostante questa diminuzione, l’Algeria rimane il secondo fornitore di gas dell’Italia, dopo la Russia, mentre la Libia occupa il terzo posto.
I contratti di compravendita di gas naturale dell’ENI in Algeria scadono nel 2019, tuttavia l’impresa italiana ed il gruppo algerino Sonatrach hanno già avviato il processo di rinegoziazione di un nuovo accordo di fornitura di gas.
Presente in Algeria dal 1981, l’ENI detiene 32 licenze minerarie. Lo scorso aprile, il gruppo Sonatrach ed ENI hanno firmato una serie di accordi volti ad estendere il loro partenariato in Algeria. Uno degli accordi riguarda la realizzazione di un gasdotto che collega due impianti di produzione: Lajmat Bir Roud (BRL) e Menzel Lejmat Est (MLE), ubicati nel bacino di Berkine (Sud del Paese).
I due partner intendono proseguire inoltre la loro collaborazione nella ricerca e lo sviluppo a seguito degli accordi firmati a novembre 2016. La produzione dell’ENI in Algeria rappresenta attualmente più di 100 000 barili di equivalenti petrolio al giorno. [MV]