ZIMBABWE – Il governo dello Zimbabwe ha dichiarato uno stato d’emergenza sanitaria nella capitale Zimbabwe, per la diffusione di un’epidemia di colera.
Lo riferiscono i media locali e internazionali, precisando che l’epidemia sta colpendo alcune periferie ad alta densità abitativa della capitale e in particolare le zone di Glen View e Budiriro.
Iniziata la scorsa settimana, l’epidemia, secondo i dati ufficiali, ha finora provocato la morte di 20 persone e l’infezione di altre 2.000.
L’epidemia si è diffusa anche in altre parti del paese.
Il nuovo ministro della salute Obadiah Moyo ha detto ai giornalisti che il governo sta istituendo misure per contenere la malattia, tra cui il divieto di vendere carne e pesce da parte dei venditori e la sospensione delle lezioni in alcune delle scuole nelle aree colpite.
“Stiamo dichiarando un’emergenza per Harare, che ci consentirà di contenere il colera, il tifo e tutto ciò che sta accadendo, non vogliamo ulteriori morti”, ha detto Moyo dopo aver visitato un ospedale che cura i pazienti nella capitale.
L’epidemia sarebbe stata provocata dai danni e dalle perdite di alcune condutture fognaria che hanno contaminato le falde acquifere utilizzate dalla popolazione per rifornirsi d’acqua.
La maggior parte dei residenti nei quartieri popolari di Harare, utilizzano ancora i pozzi comunitari o aperti dal momento che le forniture di acqua potabile dal comune sono ancora intermittenti.
Moyo ha detto che il governo ha chiesto aiuto alle agenzie delle Nazioni Unite e alle compagnie private per fornire acqua sicura ai residenti nelle aree colpite.
L’ultima volta che lo Zimbabwe ha registrato un focolaio di colera era nel 2008, con oltre 4.000 morti e quasi 100.000 persone infettate.