AFRICA – Un incontro di pianificazione del nuovo programma per l’Africa del Centro internazionale di studi per la conservazione ed il restauro dei beni culturali (Iccrom) avrà luogo a Roma, presso l’Accademia egiziana delle belle arti, dal 9 all’11 gennaio prossimi.
A segnalarlo è un comunicato dal quale si apprende che all’evento parteciperanno i rappresentanti di 15 paesi (Benin, Botswana, Camerun, Canada, Costa d’Avorio, Egitto, Etiopia, Francia, Marocco, Nigeria, Arabia Saudita, Sudafrica, Sudan, Swaziland, Tanzania) che si riuniranno per discutere del modo migliore per progettare un programma di impatto per sostenere i giovani e tutelare il patrimonio culturale del continente africano.
“I giovani sono i futuri manager e i depositari del nostro patrimonio – ha detto il direttore generale dell’Iccrom, Webber Ndoro – Per me è essenziale coinvolgere i giovani nella fase di pianificazione del programma proposto”.
A sua volta la direttrice dell’Accademia d’Egitto, Gihane Zaki, ha dichiarato di essere “molto lieta di ospitare questo incontro: attendo con impazienza la messa in pratica di un programma regionale Iccrom che abbracci l’intero continente africano”.
In base alle informazioni a disposizione, il nuovo programma dell’Iccrom per l’Africa punta a elaborare una nuova strategia per coinvolgere i giovani nella conservazione del patrimonio culturale e a creare nuovi orizzonti e strategie, basandosi al contempo sulla passata esperienza internazionale dell’organismo in materia di formazione e sviluppo delle capacità per la conservazione del patrimonio culturale.
In particolare, il programma rafforzerà la collaborazione tra le istituzioni e la società civile, impegnerà il dialogo e il dibattito sull’identificazione e il significato del patrimonio culturale alla luce del crescente dibattito sulla decolonizzazione e rivedrà il ruolo dei musei nell’attuale contesto di urbanizzazione dell’Africa di oggi.
Il programma promuoverà inoltre lo scambio intergenerazionale considerando l’ingegno e l’innovazione che i giovani possono portare, imparando dall’esperienza e dalla saggezza delle generazioni più anziane. In linea con le raccomandazioni dell’Unione africana, il programma proposto coprirà l’area geografica dell’intero continente africano, con l’obiettivo di creare una vasta e vivace rete di persone e istituzioni.