“E’ un ulteriore e importante conferma dell’attenzione dell’Italia nei confronti dell’Africa, per rafforzare un partenariato con il continente basato sul dialogo tra pari”: così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, intervenendo all’inaugurazione a Roma del Centro per il clima e lo sviluppo sostenibile dell’Africa (ACSD).
Frutto di un’iniziativa dell’Italia nata in occasione della riunione ministeriale ambiente del G7 tenutasi a Bologna nel 2017, supportata dalla Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) e dal Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (UNDP), il centro si propone di facilitare o scambio di informazioni ed il coordinamento, entrambi necessari alla creazione di sinergie tra i vari paesi africani, sviluppando e potenziando soluzioni innovative per lo sviluppo sostenibile.
Alla cerimonia di inaugurazione è intervenuti anche il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa , che ha ricordato come la lotta agli impatti negativi dei cambiamenti climatici e la giusta transizione siano i temi centrali dell’agenda politica per i prossimi anni.
“Sappiamo la fragilità dell’Africa di fronte ai cambiamenti climatici – ha detto Costa – ma conosciamo bene anche la sua ricca biodiversità e non si può pensare di cambiare senza partire dall’Africa e senza avere una visione sull’Africa e con l’Africa: questo centro vuole essere un avamposto dei dialoghi per realizzare questo cambiamento”.
In base a quel che viene reso noto, il governo italiano ha istituito un fondo fiduciario in supporto al Centro. Tra i primi compiti, quello di sostenere le iniziative promosse dal Segretario generale delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile nella regione del Sahel, l’avvio di un percorso di collaborazione con l’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA) alla cui direzione è stato eletto lo scorso 13 gennaio Francesco La Camera che sinora ricopriva l’incarico di direttore generale per lo sviluppo sostenibile presso il ministero dell’Ambiente italiano, nonché di rafforzare i partenariati per promuovere finanziamenti pubblico-privati con diverse istituzioni tra cui anche l’italiana Cassa Depositi e Prestiti (CDP).
Sono intervenuti inoltre il direttore generale della FAO, José Francisco Graziano da Silva, e l’amministratore di UNDP, Achim Steiner, sottolineando la necessità di modernizzare il settore dell’agricoltura e delle zone rurali.
“Lo sviluppo dell’Africa definirà la traiettoria dello sviluppo globale del prossimo secolo”, ha concluso Steiner.
A dirigere il Centro per il clima e lo sviluppo sostenibile dell’Africa è Pier Carlo Sandei, coordinatore del programma per conto dell’UNDP. [MV]