ETIOPIA – Si è svolta ieri a Roma la conferenza di conclusione del progetto “Employ – Formazione e lavoro per un’alternativa sostenibile alla migrazione, nelle zone rurali del Wolaita, Etiopia” presso la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea.
A renderlo noto è stato il Comitato di Collegamento di Cattolici per una Civiltà dell’Amore (CCCA), organizzazione tra le promotrici del progetto che ha avuto una durata di due anni ed è stato realizzato a favore di 500.000 persone nella zona del Wolaita nella Regione delle Nazioni, Nazionalità e Popoli del Sud (SNNP) in Etiopia.
In base a quel che viene ricordato, il progetto ha goduto di un finanziamento del ministero dell’Interno italiano garantendo la formazione agli agricoltori per passare da un’agricoltura primitiva ad un’agricoltura più moderna.
“Il progetto EMPLOY è stato un progetto pilota che ha permesso di mettere in pratica una rimodulazione delle tecniche di agricoltura e contrastare di conseguenza l’emigrazione di massa – ha detto l’ingegnere Giuseppe Rotunno del CCCA – Il punto di forza del Progetto è proprio nella sua replicabilità e di assurgere quindi a modello di cooperazione anche in altri Paesi, sia attraverso fondi italiani che europee e arrivare in tal modo a una risoluzione della povertà nei paesi con minore risorse contrastando anche il fenomeno della
migrazione di massa”.
A portare avanti il progetto insieme al CCCA sono state l’organizzazione non governativa CEFAOnlus come capolfila, l’Ente Nazionale per il Microcredito, Link Campus University, SudgestAid e l’Associazione di sviluppo del Wolaita (WODA) in qualità di partner locale.