AFRICA – Analizzare il quadro della criminalità organizzata in Africa e a valutare il ruolo di supporto che l’Italia potrebbe essere in grado di dare nel contrastare il rafforzarsi di tale fenomeno in Africa Occidentale: questi in sintesi i temi a cui sarà dedicata la conferenza che si terrà a Roma, presso il Ministero degli Esteri, l’11 aprile prossimo su iniziativa del Centro Studi Internazionali (Cesi) e Intellegit.
“La globalizzazione, intesa come processo internazionale di condivisione, diffusione e crescente interdipendenza di fenomeni politici, sociali ed economici è caratterizzata da manifestazioni positive, quali la crescita tecnologica, lo sviluppo dei sistemi produttivi e commerciali, l’incremento del dialogo culturale e l’evoluzione nella tutela dei diritti civili e politici, sia da manifestazioni negative, quali l’allargamento e il rafforzamento delle reti criminali e terroristiche nonché delle ideologie eversive” spiegano gli organizzatori dell’incontro, aperto al pubblico, che si terrà dalle 10 alle 12:30 presso la Sala Nigra del Palazzo della Farnesina, sede del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
“In seguito all’aumento del flusso migratorio africano, iniziato nel 2009 e ulteriormente accelerato da un insieme di fattori regionali (quali il crollo di alcuni regimi in seguito alla Primavera Araba, il conseguente indebolimento, se non in alcuni casi il collasso, delle autorità preposte al controllo dei confini, l’esplosione demografica, i conflitti interni, le emergenze ambientali e le crisi politiche), si è verificata un’espansione delle attività criminali non solo nei Paesi di origine, ma anche nei differenti Stati Europei, tra cui l’Italia, che riveste un ruolo chiave come primo luogo di arrivo della popolazione migrante dall’Africa” si legge nell’introduzione al convegno. La mattinata di lavori, che sarà aperta dal Ministro Plenipotenziario Armando Barucco, Capo Unità di analisi, programmazione e documentazione storico-diplomatica del Ministero degli Esteri, e da Andrea Margelletti, Presidente Ce.S.I., entrerà nel vivo con la presentazione di un report dedicato alle Mafie Africane realizzato da Marco Di Liddo, Senior Analyst Ce.S.I. e da Fiamma Terenghi, Intellegit – eCrime Università di Trento. Seguiranno, tra gli altri, gli interventi del Tenente Colonnello Massimiliano D’Angelantonio, comandante del II Reparto Investigativo del R.O.S Carabinieri, di Alessandra Liquori O’Neil, Programme Officer UNICRI, e di Massimo Zaurrini, Direttore di “Africa e Affari”, mentre a moderare sarà Stefano Polli, Vice – Direttore ANSA.
GLi organizzatori della Conferenza evidenziano che “appare quindi evidente come l’incremento della sicurezza e la tutela degli interessi italiani, nonché la protezione dei diritti dei migranti, siano legati ad una doppia azione che coinvolga sia il territorio nazionale che i Paesi di origine, attraverso il miglioramento della cooperazione bilaterale e multi-nazionale, al fine di neutralizzare la cause dell’attività e della forza della criminalità transnazionale africana. Risulta chiaro che una simile azione, oltre a contrastare un fenomeno entropico strutturato e di lungo periodo, inciderebbe in maniera positiva sui processi di stabilizzazione dei Paesi africani, eliminando ed indebolendo uno dei fattori che affliggono la loro governance e la loro sicurezza”.