ETIOPIA – “Svolgere quesa conferenza in Africa offre un’opportunità unica per consolidare ed espandere la capacità di dialogo che Res4Africa ha già avviato da anni con successo con i rappresentanti del settore pubblico e privato nel continente per accelerare l’accesso alle energie pulite come fondamento per uno sviluppo inclusivo e sostenibile dell’Africa”: così si è espresso Antonio Cammisecra, amministratore delegato di Enel Green Power e presidente di Res4Africa.
Nel suo intervento in occasione dell’apertura della conferenza di Res4Africa in corso oggi ad Addis Abeba, Cammisecra ha dichiarato che la decisione di trasformare l’associazione da lui diretta in una fondazione è legata a motivi che sono soprattutto tecnici: “in breve, è un modo per rafforzare la nostra capacità di azione per promuovere la diffusione delle rinnovabili in Africa e creare un ambiente favorevole agli investimenti privati nel settore delle rinnovabili”.
Res4Africa, ha ricordato ancora Cammisecra, è una piattaforma che ha come missione quella di favorire il dialogo tra settore privato ed entità pubbliche con l’obiettivo di stabilire una conoscenza comune e condivisa sulle rinnovabili e promuovere così la loro più ampia diffusione.
“Siamo qui per contribuire alla soluzione, non per sostituirci alle istituzioni pubbliche – ha detto Cammisecra – Se il capitale si concentra sulle attività di generazione, allora gli operatori pubblici locali possono dedicarsi con maggiore attenzione ai settori della trasmissione e della distribuzione”.
Cammisecra ha ribadito più volte nel suo intervento come la diffusione delle rinnovabili sia soprattutto una questione economica, perché tali soluzioni sono oggi meno costose delle fonti tradizionali.
“La loro diffusione è quindi soprattutto legata alla volontà politica – ha concluso Cammisecra – La velocità di implementazione delle rinnovabili è ancora troppo lenta e questo perché da un lato c’è una scarsità di progetti in quanto si vuole ancora mantenere centralizzata lo sviluppo progettuale e poi perché esistono ancora una serie di ostacoli normativi che, anche grazie al lavoro di Res4Africa, ci auguriamo possano essere presto superati”. [MV]