ANGOLA – Eni intende portare la produzione di carburante presso la raffineria di Luanda, in Angola, a 470.000 tonnellate entro due anni, rispetto alle attuali 110.000 tonnellate annuali.
Lo ha detto, durante la Conferenza Africa Oil and Power 2019 (AOP2019) tenutasi nel fine settimana a Città del Capo in Sudafrica, Andrea Giaccardo, managing director di Eni in Angola.
Le parole di Giaccardo, contenute nella sua relazione alla Conferenza, sono state riportate dall’agenzia di stampa inglese Reuters, la quale ricorda che lo scorso anno, Eni ha siglato un accordo con la società petrolifera angolana Sonangol per aumentare la produzione della raffineria, attualmente pari a 65.000 barili giornalieri.
Quella di Luanda è l’unica raffineria dell’Angola, Paese che importa circa l’80% dei suoi prodotti combustibili.
“L’installazione di un’unità specifica chiamata platformer, (permetterà alla raffineria) di aumentare la produzione di benzina”, ha detto Giaccardo.
“La capacità attuale della raffineria è di 110.000 tonnellate per anno e l’obbiettivo, una volta che il platform sarà installato, è di raggiungere una capacità produttiva di circa 470.000 tonnellate per anno entro il 2021”, ha detto.
Il gruppo Maire Tecnimont ha reso noto che la sua controllata Kinetics Technology si è assicurata il relativo contratto di ingegneria, appalto e costruzione del valore di 200 milioni di dollari.
L’Eni gestisce la raffineria di Luanda nell’ambito di una joint venture con Sonangol.