LIBIA – Un cessate-il-fuoco sull’intero territorio libico è stato annunciato oggi dal governo di Fayez al-Serraj (a Tripoli) e da Agila Saleh, presidente del Parlamento di Tobruk e alleato del generale Khalifa Haftar. Negoziati erano in corso da alcune settimane promossi dalle Nazioni Unite e sostenuti tra gli altri anche dagli Stati Uniti. L’annuncio è stato accolto positivamente anche in Egitto con il presidente Abdel-Fattah al-Sisi – alleato di Haftar – che ha definito quello di oggi “un passo avanti importante nel raggiungimento di una soluzione politica e nel ripristino di stabilità e prosperità per il popolo libico”.
Almeno finora non ci sono state dichiarazioni da parte di Haftar, ma le posizioni espresse dai suoi più vicini alleati sarebbero la conferma di essere vicini a un punto di svolta.
In una nota, il governo di Tripoli ha inoltre invitato “per ottenere un cessate il fuoco efficace” alla demilitarizzazione di Sirte e Jafrah, al momento controllate dalle forze rivali, e alla ripresa delle esportazioni di petrolio (in realtà sospeso qualche giorno fa) a “condizione che i proventi siano versati su un apposito conto”; ed stato fatto riferimento alla possibilità di tenere elezioni presidenziali e legislative il prossimo mese di marzo.
La cautela resta d’obbligo visti i precedenti e in considerazione degli attori internazionali ormai in gioco: la Turchia che ha inviato uomini a sostegno di Serraj; e dall’altra parte Russia (anche con una presenza del Wagner Group che secondo alcune notizie non verificabili in maniera indipendente si starebbe ritirando in queste ore) ed Egitto a sostegno di Haftar.
Soddisfazione per gli ultimi sviluppi è stata espressa dall’Italia. In una nota la Farnesina ha anche auspicato una concreta applicazione delle dichiarazioni fatte in merito alla ripresa della produzione petrolifera.
Stephanie Williams, Rappresentante ad interim della missione di sostegno delle Nazioni Unite in Libia (Unsmil) ha a sua volta accolto positivamente sia la dichiarazione di Serraj (clicca qui per la versione originale in arabo) che quella di Aguila Saleh (qui per la versione originale in arabo), auspicando una rapida partenza di tutte le forze straniere attualmente presenti nel Paese. [MS]