AFRICA - Il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (Pam) e l’Unione europea (Ue) hanno annunciato ieri la loro partnership per un progetto di 18 mesi che intende migliorare la produzione, la disponibilità e il consumo di alimenti nutrienti per prevenire la malnutrizione tra donne e bambini nel Sahel centrale, che comprende Burkina Faso, Mali e Niger.
Il progetto, sostenuto da un contributo di 20 milioni di euro dal Fondo fiduciario di emergenza dell’Unione europea per l’Africa, consentirà al Pam di fornire assistenza immediata per ridurre l’insicurezza alimentare e la malnutrizione, supportando l’intera catena del valore del cibo nutriente.
Gli effetti combinati del conflitto e del cambiamento climatico, aggravati dalle ricadute socioeconomiche della pandemia di covid-19, stanno minando la sicurezza alimentare e la nutrizione nella regione. Quasi 3 milioni di bambini sono a rischio di malnutrizione acuta nei tre paesi del Sahel centrale.
“L’impegno dell’Ue nel Sahel centrale è stato e continuerà a essere multidimensionale. Insieme ai nostri sforzi per sostenere la governance e la sicurezza, ci impegniamo a fornire servizi essenziali nelle aree remote”, ha affermato Sandra Kramer, direttrice della Commissione europea per l’Africa presso la Direzione generale per i partenariati internazionali. “Questa azione con il WPam consentirà la produzione locale di cibo nutriente. Creerà posti di lavoro sostenibili e fornirà ai più vulnerabili gli aiuti alimentari di cui hanno bisogno per superare la crisi in atto nella regione”.
“Vogliamo affrontare la malnutrizione alla radice e garantire che cibo nutriente sia disponibile in tempo per rispondere agli shock attuali e futuri nel Sahel centrale”, ha affermato Chris Nikoi, Direttore regionale del Pam per l’Africa occidentale e centrale. “Il Pam e l’Ue intendono inoltre contribuire allo sviluppo economico creando posti di lavoro favorendo la produzione locale”.
Il progetto comprenderà attività volte a ridurre le perdite post-raccolto, raffinazione, trasformazione e commercializzazione, coinvolgendo i piccoli agricoltori, le organizzazioni femminili, nonché i settori pubblico e privato. Queste azioni saranno integrate da trasferimenti di denaro che consentiranno a donne e bambini vulnerabili di accedere a questi alimenti nutrienti sul mercato.
Il Pam e l’Ue riconoscono che gli investimenti a lungo termine nei sistemi alimentari e gli interventi nelle catene del valore locali sono essenziali per porre fine alla fame e alla malnutrizione.
Il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite è il vincitore del Premio Nobel per la pace 2020. [CC]