AFRICA – “L’Africa occupa una posizione strategica nell’agenda italiana e in quella della cooperazione allo sviluppo italiana nel solco delle storiche relazioni che legano le due sponde del mediterraneo; con il continente africano condividiamo le stesse sfide e le stesse opportunità”: a dirlo è stata Marina Sereni, vice ministra del ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, durante inaugurazione di Macfrut, il salone internazionale dell’ortofrutta che si svolge a Rimini dal 4 al 6 maggio.
Sereni ha ricordato l’impegno profuso dall’Italia per rendere l’agricoltura e l’agrobusiness africani “più efficienti e sostenibili sul piano ambientale incoraggiando l’espansione del numero di piccole e medie aziende, incentivando il coinvolgimento di donne e giovani e l’imprenditoria di questi comparti” e ha sottolineato che il coinvolgimento del mondo profit nella cooperazione “può diventare sempre più complementare a quello del non profit e a quello pubblico, con un effetto leva sull’ aumento delle risorse disponibili”.
La vice ministra si è poi augurata che l’organizzazione del progetto-vetrina degli Africa Days, durante Macrfrut, “offra l’opportunità per instaurare nuove sinergie virtuose nel settore agroalimentare ed elaborare soluzioni concrete per la modernizzazione qualitativa dei sistemi produttivi africani a partire da uno scambio mutuamente vantaggioso di buone pratiche e dall’integrazione delle nostre filiere”.
Secondo Sereni, è poi fondamentale che Cassa Depositi e prestiti in qualità di istituzione finanziaria della cooperazione “possa sostenere iniziative che coinvolgono il settore privato, concedendo finanziamenti diretti a imprese, progetti, istituzioni finanziarie attive nei paesi partner.” La vice ministra ha ricordato la firma “di una apposita convenzione con l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics) e Cassa Depositi e Prestiti e di un protocollo di intesa con l’agenzia Ice” in modo che gli attori della cooperazione possano lavorare al meglio.
“Noi pensiamo che il continente africano possa svolgere un ruolo trainante e anche che la componente agroalimentare nei sistemi di produzione africani tenda ad un ruolo centrale” ha continuato Sereni. “Modernizzazione e internazionalizzazione sono i motori che possono assicurare al continente africano una economia, una crescita economica duratura e uno sviluppo economico sostenibile, creando benessere per generazioni”, ha detto la vice ministra.
“Come Italia abbiamo la responsabilità, le possibilità di fornire carburante a questi due motori: la modernizzazione e l’internazionalizzazione con risorse con partenariati a tutto campo che mobilitino tutti gli stakeholder”, ha spiegato Sereni concludendo che “se cresce l’Africa, cresciamo anche noi”. [TM]