COSTA D’AVORIO – Eni ha lanciato a Bouaké, in Costa d’Avorio, la distribuzione di fornelli migliorati a famiglie vulnerabili nell’ambito di un progetto per contribuire alla compensazione complessiva delle emissioni di carbonio del progetto estrattivo di Baleine.
A renderlo noto è stata la stessa Eni attraverso un comunicato in cui precisa che distribuirà 100.000 fornelli migliorati in 6 anni a partire già dal 2022, dalla Regione di Gbêkê, raggiungendo oltre 300.000 persone. I fornelli sono prodotti da un produttore locale, contribuendo allo sviluppo del contenuto locale e alla creazione di valore nel paese, e sono state testate dal Centre d’Études et de Recherches sur les Énergies Renouvelables (CERER) in Senegal.
L’iniziativa mira a sostituire i tradizionali dispositivi di cottura a legno, riducendo l’esposizione a fumo malsano per le persone e diminuendo la pressione sulle risorse forestali, che è una preoccupazione primaria nel Paese. L’iniziativa, in linea con gli impegni del protocollo d’ontesa firmato lo scorso dicembre con il ministero ivoriano dell’Energia e del Petrolio, è attuata in collaborazione con la Onlus AVSI.
Secondo le informazioni rese note, questa attività rafforzerà la strategia di decarbonizzazione di Eni nel Paese, volta a sviluppare la scoperta di Baleine come primo sviluppo a emissioni nette (Scope 1 & 2) in Africa. Il progetto contribuirà alla compensazione complessiva delle emissioni di carbonio del progetto Baleine attraverso la generazione di crediti di carbonio di alta qualità certificati dallo standard internazionale VERRA.
Pertanto, si legge nel comunicato difuso da Eni, “la distribuzione dei fornelli rappresenta un esempio concreto di allineamento degli obiettivi aziendali con gli obiettivi di sviluppo locale per creare valore sostenibile condiviso, contribuendo ai Piani di sviluppo nazionale del Paese, nonché agli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite”. [MV]